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La Chiesa di Santa Chiara e il Monastero

La chiesa di Santa Chiara e il complesso monastico di Santa Chiara, destinato ad ospitare le Clarisse, furono edificati tra il 1310 e il 1328 da Roberto d'Angiò e dalla regina Sancia.

L'architetto che progettò e seguì i lavori di costruzione fu Gagliardo Primario. Due furono gli episodi che danneggiarono gravemente la chiesa e che ci impediscono di ammirarla nel suo antico splendore: il terremoto del 1456 e il bombardamento americano seguito dall'incendio dell'agosto 1943.



Il restauro effettuatosi negli anni '50 ha cercato con esito soddisfacente di ripristinare le antiche linee gotiche dell'interno.

La facciata, in tufo giallo, si presenta imponente e semplice ornata da un rosone centrale e dal pronao in piperno.

L'interno è un costituito da un'unica navata da cui si accede alle 20 cappelle laterali sede dei monumenti sepolcrali della dinastia degli Angiò.

Abbiamo il Sepolcro di Filippo primogenito di Carlo Borbone, il Monumento funebre di Maria Cristina di Savoia, di Maria di Valois, il Sepolcro di Marco e Paride Longobardi, dei Del Balzo, di Raimondo Cabanis, di Drugo e Nicola Mermoto.

La chiesa di Santa Chiara fu completamente affrescata da Giotto. Gli affreschi sono quasi interamente andati distrutti, nel coro della clarisse vi sono pochi resti del Compianto su Cristo deposto.

Sul fondo della chiesa molto bello è il monumento funebre a Roberto d'Angiò.

Distaccata dall'edificio della Chiesa vi è la torre campanaria, la cui costruzione fu interrotta con la morte di Roberto d'Angiò e completata nel '500.

Il basamento a blocchi della torre decorato dalle iscrizioni a mosaico che descrivono le fasi della costruzione è l'unica parte della struttura completamente conservata nelle sue vesti originarie.

L'odierno Convento delle Clarisse è decorato di affreschi del trecento:
La Mensa del Signore con San Francesco e Santa Chiara del Maestro di Giovanni Barrile, Il Redentore tra Santi francescani con Roberto d'Angiò, Carlo di Calabria di Lello da Orvieto.

L'accesso alla visita è concesso raramente e sotto richiesta.



Famoso è il Chiostro maiolicato delle Clarisse. L'attuale struttura e decorazione con maioliche in stile rococò fu disegnata da Domenico Antonio Vaccaro e realizzata dai Massa attorno al 1742. Vaccaro mantenne comunque la vecchia struttura trecentesca.

Uno splendido pergolato è sostenuto da 72 pilastri a sezione ottagonale, ornati con motivo floreale di glicini e viti e avvolto a spirale. Le panche, frapposte tra un pilastro e l'altro, hanno schienali ornati con motivi mitologici e marinari. Tra il pergolato crescono profumate piante di limoni e aranci.

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